martedì 2 febbraio 2010

parole, parole, parole

Due mesi di assenza. e non ho scritto nulla il Giorno della Memoria.
Forse sono vuota come tutte le persone che da sempre ho criticato, snobato, evitato.
Di opinioni ne ho tante profonde o meno. Il problema che ho incontrato a metterle nella gigantesca piazza che è la rete è stata la violazine della privaci della mia mente e la mia poca diplomazia. O meglio, la poca dimenstichezza che ho nel parlare con persone che non guardo in faccia. Mi p'iace saèere con chi sto parlando: per capire fino a che punto posso spingermi: essere completamente sincera? no?Le persone si offendono facilmente, soprattutto quando non capiscono, o non ci si spiega bene. Crea molti fraintesi, la rete. Per un carattere sanguigno come il mio non è facile aspettaredi scrivere premere tasti su tasti per far arrivare la mia risposta a destinazione. Eppure dovrebbe essere colloquio....ma i tempi sono più lunghi...e io non riesco ad aspettare, quindi semplicemente rinuncio a farlo.
Mi è stato detto che scrivere in modo diretto, quasi parlato, mi avrebbe aiutato a rendere il mi scrivere più quotidiano, disteso.
Questo è il risultato: sto facendo un monologo.. senza fili che tengano unite tutte le frasi...tra poco andranno ognuna per conto proprio....e nessuno ci capirà più niente.

sabato 28 novembre 2009

Quando il"Male" è più allettante del "Bene"

"Trittico del giardino delle delizie" Hieroniymus Bosch, 1500 ca.

Madrid, Museo del Prado


Quando il "Male" è più allettante, mistico, interessante, bello (esteticamente parlando), del "Bene". Così come il Brutto è più interessante del Bello, la Morte più della Vita, la Follia più della Sanità mentale.
A questo proposito vi consiglio caldamente il libro "Storia della bruttezza" a cura di Umberto Eco.

per chi conosce l'Arte sarà facile fare un bilancio, per chi non la conosce sarà più facile vedere l'opera in se guardandola con gli occhi di un bambino ma sicuramente sarà attratto da particolari che si discostano totalmente da bello, vivo e sano.

martedì 24 novembre 2009

Associazione NOSOTRAS

Questo è il sito dell'associazione NOSOTRAS, vi posto la presentazione.
Vi consiglio di visitare il sito.

" L’associazione Nosotras si è formalmente costituita nell'aprile del 1998 a Firenze, come conclusione di un processo di dialogo e interscambio fra donne appartenenti all’associazione Voci di Donne, alla cooperativa sociale Insieme, a un gruppo di ricerca sulla maternità in diversi contesti culturali ed anche donne singole che ne condivisero gli scopi.
Il dibattito culturale che a partire dagli anni 90 investe la società italiana, ed in particolare le donne impegnate socialmente e politicamente, produce anche a Firenze, come in altre città italiane, un fiorire di associazioni coinvolte nelle tematiche di inclusione sociale.

Obbiettivi principali: » Costruire un percorso di confronto relativo alle problematiche legate al “nuovo” fenomeno migratorio. » Riformulare le modalità di accesso ai servizi socio-sanitari adeguandoli al mutamento dell’utenza.
L’Associazione è attualmente composta da 50 donne, di età compresa fra i 18 e i 55 anni, provenienti da Albania, Argentina, Brasile, Capo Verde, Cile, Cina, Colombia, Congo, Croazia, Egitto, Eritrea, Filippine, Giordania, Guatemala, Italia, Marocco, Nigeria , Perù, Polonia , Repubblica Dominicana, Romania, Senegal e Somalia."

domenica 22 novembre 2009

DETENZIONE FORZATA!!!!

Causa "esamone" di anatomia e istologia ci sarò e non ci sarò fino al 2 dicembre....
Mi domando perchè due esami del genere sono stati abbinati in questo modo...
Solo ad infermieristica può succedere che due esami così debbano essere sostenuti lo stesso giorno alla stessa ora!!!!...mi spiego meglio: gli esami di anatomia ed istologia, come molti sapranno, sono esami un attimino impegnativi e ad infermieristica, dato che abbiamo tanto tempo, tra lezioni, tirocinio, e (perchè no?) VIVERE (spero che nessuno pensi che sia tralasciabile!!) hanno deciso di farceli sostenere lo stesso giorno e non solo!!!!se ne bocci uno devi ridare anche l'altro anche se tu avessi preso trenta e lode!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!e non è proforma!!!il voto dell'esame passato non viene mantenuto davvero!!!!!!mi chiedo che senso abbia...ce ne sono tante di cose senza senso in questo corso di laurea...mah...
Viola

lunedì 9 novembre 2009

Venti anni fa' è caduto un muro

venti anni fa' è caduto un muro.
venti anni fa' migliaia di persone hanno preso in mano migliaia di picconi ed hanno aperto un varco in un muro, o meglio, una muraglia.
E' caduto un muro..solo un muro. Solo un muro...Solo un muro?
Si, pensandoci era solo un muro.
Molto particolare, ma era solo un muro. Un bambino forse penserebbe "è divertente costruire un muro...ed è ancora più divertente buttarlo giù!". anche lui l'avrebbe buttato giù..magari avrebbe tentato di ricostruirlo, magari in un altro posto per altri motivi...e dopo l'avrebbe buttato giù.
Ma un bambino non ha mai un motivo per costruire un muro. Lo costrusce e basta. E poi lo butta giù.

venerdì 6 novembre 2009

"Tutti gli uomini sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri"

"Tutti gli uomini sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri" George Orwell.
Sono atea e non voglio vedere crocifissi nei locali pubblici.
In questi giorni è stato detto "è così da sempre perchè dovrebbe cambiare?".
Perchè sono stanca di essere "meno uguale".
Sono atea e non voglio più vedere crocifissi nei locali pubblici.
Non voglio entrare in un tribunale vedere il crocifisso e solo dopo la scritta "la legge è uguale per tutti".
Non voglio entrare in un' aula vedere il crocifisso poi parlare di educazione civica, etica.
E' un controsenso.
Non nascondiamoci dietro un dito dicendo che "sono tradizioni ITALIANE". E' vero è tradizione che ci siano crocifissi ovunque. E' una tradizione lagata al fatto che prima era impensabile che in Italia ci fossero persone che la pensavano diversamente dai cattolici .Tutti erano cattolici, che volessero o per imposizione, ma le tradizioni si cambiano e fortunatamente si posso cambiare. Altrimenti siamo reazionari, e mi permetto, bigotti. Perchè i tempi sono cambiati, le persone sono cambiate, la popolazione è cambiata. Forse dovremmo cambiare tutti.
Mi chiedo come si sentirebbe un cattolico ad entrare in un tribunale di un paese arabo e vedere sopra il banco del giudice la mezzaluna, simbolo dell' Islam, e la scritta in arabo "la Legge è uguale per tutti". Cosa è più riconoscibile un, simbolo (la croce, lamezzaluna) o una scritta in una lingua che non è la tua?......
Scommetto che quella persona tornerebbe nella sua amata patria e si lamenterebbe della parzialità della giustizia dei paesi arabi.
Io ci penserei prima di aggrapparsi alle tradizioni......

giovedì 5 novembre 2009

La prima opinione che voglio "scrivere" su questo pezzo di carta inconsistente ma comunque esistente riguarda un disservizio di un medico dell'azienda sanitaria di Firenze.
Quindici giorni fa dopo essere stata più di venti minuti al telefono sono finalmente riuscita a prenotare l'appuntamento per una visita cardiologica ed ECG per mia madre.
Il posto che mi è stato assegnato era per il giorno 3-11-2009: dopo solo tredici giorni. Che fortuna e che velocità! ho pensato all'istante (..in Italia non siamo il massimo con questioni di tempo...).

sono andata con mia madre all'appuntamento ,siamo entrate nell'ambulatorio alle 11:00 e ne siamo uscite alle 11:07...OHIBO' cosa sarà successo in questo breve lasso di tempo?
7 minuti per una vista cardiologica e un ECG????
Meglio fare un' accurata descrizione dei fatti.
ore 11:00 Entriamo nell'ambulatorio del cardiologo: siamo accolte da un infermiere che ci saluta cordialmente a dalle altrettanto "cordiali" imprecazioni del medico cardiologo (che si lamentava del fatto che non trovava i vaccini ) che non ci guarda nè saluta.
ore 11:02 L'infermiere chiede a mia madre di spogliarsi e distendersi sul lettino per fare l'ECG.
il medico continua ad imprecare per fatti suoi.
ore 11:05 L'infermiere dice che l'esame è finito e il medico si avvicina a mia madre.
evidentemente si è accorto della nostra presenza.
ore 11:05 e 40 secondi Iinizia la visita cardiologica (senza che il medico sapesse il perchè della nostra venuta..) il medico prende in mano lo stetoscopio lo avvicina 2 volte al petto di mia madre
ore 11:06 finisce la visita cardiologia. (eh?????)
ore 11:06 e 30 secondi Il medico guarda l'ECG (sempre imprecando "cordialmente") dice a mia madre di fare prelievi del sangue per trigliceridi e dato che "quì non c'è nulla" un ECG sotto sforzo.
ore 11:07 Usciamo dall'ambulatorio salutate dall'infermiere e da altre "cordiali" imprecazioni del medico.
E poi ci lamentiamo della lentezza del sistama sanitario italiano....
......ma non esiste una mezza misura??!!!

"cordialmente" Viola